Da febbraio 2024 il repository istituzionale CNR di riferimento è IRIS - Institutional Research Information System, la piattaforma sviluppata e mantenuta da CINECA per la gestione della produzione scientifica di università ed enti di ricerca.
Il personale dell’ISTI che sia autore o coautore di un contributo scientifico (ricercatore, tecnologo, assegnista, dottorando, componente del personale tecnico-amministrativo, associato, collaboratore) e che contribuisca alla produzione scientifica dell’Istituto deve provvedere all’inserimento in IRIS del contributo di cui è Autore o coautore.
I contributi possono essere composti da letteratura pubblicata e non pubblicata e da altre categorie di prodotti quali software, dataset, prodotti multimediali, banche dati, ecc. Un prodotto della ricerca è costituito dai metadati che lo descrivono e dalla manifestazione del contenuto (versione digitale del lavoro).
Sono oggetto del deposito in IRIS i metadati descrittivi, amministrativi e gestionali e la versione digitale del lavoro.
Ogni autore, per poter depositare in IRIS, deve accedere al portale all'indirizzo https://iris.cnr.it/ ed effettuare l’autenticazione, cliccando su Area riservata e inserendo le proprie credenziali SIPER.
Per informazioni dettagliate sull’inserimento dei contributi e il funzionamento del repository è possibile consultare:
- il WIKI – Procedure ISTI, alla sezione Servizio Biblioteca;
- il documento “Linee guida per l’inserimento dei prodotti in IRIS” contenente ulteriori dettagli, immagini e appendici, disponibile in IRIS CNR e recuperabile da questo handle: 20.500.14243/473163.
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Letteratura pubblicata
Deve essere depositata la versione digitale del lavoro consentita per l’Open Access:
- la versione del lavoro sottomessa per la pubblicazione e non ancora sottoposta a peer-review (preprint o Submitted version);
- la versione già sottoposta a peer-review e accettata per la pubblicazione (postprint o Author Accepted Manuscript - AAM);
- la versione finale pubblicata dall’editore sul proprio sito, che si presenta con l’impaginazione, il layout grafico e il marchio dell’editore (Version of Record - VoR).Solitamente la VoR può essere depositata in accesso aperto solo se il lavoro è stato pubblicato in accesso aperto, ovvero su riviste peer-reviewed ad accesso aperto (a titolo gratuito o mediante pagamento di Article Processing Charge – APC). Tuttavia, talvolta l’esposizione pubblica è consentita dopo un periodo di embargo.
Nella maggior parte dei casi, il preprint può essere depositato e reso fruibile immediatamente in accesso aperto.
Il postprint, invece, è spesso soggetto a un periodo di embargo per cui non può essere esposto in accesso aperto fino alla scadenza dell’embargo stesso. La durata del periodo di embargo è stabilita dagli editori in riferimento alla specifica versione scelta per il deposito (preprint o postprint).
Il periodo di embargo deve essere dichiarato dall’autore (si veda “Come depositare”).
L’autore può depositare in IRIS anche la versione finale del contributo pubblicata dall’editore con diritto di accesso riservato o privato, che rimarrà depositata in IRIS ai soli fini di conservazione della produzione scientifica dell’Istituto e a scopo di valutazione interna o esterna.
Letteratura non pubblicata
Oggetto del deposito è la versione digitale del contributo nella versione migliore per l’autore che, in conformità a quanto dichiarato nelle Policy ISTI, deve essere ad accesso aperto.
Altre tipologie di prodotti
L’Archivio istituzionale IRIS non fornisce strumenti adeguati alla gestione degli artefatti di prodotti quali dataset e software. In IRIS è possibile, pertanto, depositare soltanto i metadati descrittivi degli artefatti e/o i metadati e la versione digitale di eventuale letteratura correlata a questo tipo di contributi.
Considerata l’importanza che la gestione dei dati riveste ai fini della condivisione e del riuso, l’ISTI suggerisce e incoraggia il deposito di dataset e software in un repository adeguato quale Zenodo, gestito dal CERN in collaborazione con OpenAIRE. Sarà cura del gruppo di lavoro fornire agli Autori istruzioni dettagliate per il deposito di software e dataset nel repository Zenodo.
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Nel caso di prodotti finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro Horizon2020 è obbligatorio depositare la copia digitale nella versione pubblicata o nella versione finale accettata e referata (postprint).
L’accesso aperto alla copia depositata nell’archivio deve essere garantito:
- al momento della pubblicazione, se consentito dall’editore;
- al massimo entro 6 mesi dalla pubblicazione (12 mesi nel settore delle scienze umane e sociali). -
Nel caso di prodotti finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro Horizon Europe è obbligatorio depositare la copia digitale nella versione pubblicata o nella versione finale accettata e referata (postprint).
L’accesso aperto alla copia depositata nell’archivio deve essere garantito immediatamente. Diversamente da Horizon 2020, in Horizon Europe non è consentita l’applicazione di tempi di embargo alla versione depositata.
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Per la verifica della versione consentita a scopo di deposito è suggerito l’utilizzo della banca dati SHERPA Romeo. Ogni editore fornisce informazioni a carattere generale definite “Default Policies” e informazioni specifiche inerenti alle condizioni previste per ciascun journal.
I contenuti della banca dati sono pensati come supporto per gli autori accademici e non hanno valore legale. Pertanto, rimane determinante quanto stabilito nel contratto stipulato fra autore ed editore. Ogni editore fornisce informazioni a carattere generale definite “Default Policies” e delle informazioni specifiche inerenti alle condizioni previste per ciascun journal.
Indicazioni sulla lettura delle informazioni in Sherpa-Romeo sono disponibili in Appendice 2 delle Linee guida per l’inserimento dei prodotti in IRIS a questo link.
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Con la conservazione dei diritti l’autore non concede in via esclusiva i diritti patrimoniali sulle proprie opere, al momento della stipula del contratto con l’editore.
Come si attua:
- proponendo un emendamento al contratto di edizione mediante l’uso di un addendum nel quale autore e editore concordano il mantenimento di alcuni diritti da parte dell’autore;
Gli addenda sono integrazioni ai contratti degli editori nei quali l’autore chiede all’editore stesso l’autorizzazione ad apportare alcuni emendamenti allo schema contrattuale, riservandosi alcuni diritti (per es. il riuso a fini didattici o l’auto-archiviazione nel repository istituzionale).
- applicando una licenza aperta all’articolo fin dal momento in cui viene presentato a una sede editoriale per la pubblicazione.
Un esempio di addendum per l'autore è quello di Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition (SPARC): “Sparc author addendum to publication agreement”.
La versione italiana è disponibile a questo link.
Horizon 2020 propone questo modello di publishing agreement per gli autori che partecipano a progetti finanziati dal programma e che devono pubblicare in riviste non-OA (pdf file).
Horizon Europe chiede agli autori di lavori finanziati dal programma di applicare all’accordo di pubblicazione la clausola riportata di seguito, che notifica agli editori commerciali la «prior obligation» nei confronti dell’ente finanziatore, al fine di mantenere i diritti a depositare e dare accesso immediato al postprint.
“This work was funded by the Εuropean Union under the Horizon Europe grant [grant number]. As set out in the Grant Agreement, beneficiaries must ensure that at the latest at the time of publication, open access is provided via a trusted repository to the published version or the final peer-reviewed manuscript accepted for publication under the latest available version of the Creative Commons Attribution International Public Licence (CC BY) or a licence with equivalent rights. CC BY-NC, CC BY-ND, CC BY-NC-ND or equivalent licenses could be applied to long-text formats”. (Horizon Europe Programme Guide p. 51).
Se l'accordo di pubblicazione fosse contrario agli obblighi della convenzione di sovvenzione, gli autori dovrebbero negoziarne i termini o cercare una sede/opzione di pubblicazione diversa.
I prodotti della ricerca DEVONO essere depositati nell’archivio istituzionale IRIS al più presto possibile. Nel caso in cui il prodotto sia in corso di pubblicazione, questo DEVE essere depositato al termine del processo di revisione o, al più tardi, al momento della pubblicazione finale.
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Il caricamento dell’allegato in IRIS si effettua al Tab. 5 del processo di inserimento di un contributo. Può avvenire sia tramite browsing nel proprio computer sia tramite trascinamento. Una barra di stato mostra lo stato di avanzamento della procedura di upload.
La dimensione massima di un file accettata da IRIS è 512 MB, mentre 10 MB sono il limite stabilito per l'invio del pdf a LoginMiur. Per caricare un file di grandi dimensioni è necessario procedere alla compressione o alla suddivisione in più parti.
Una volta concluso il caricamento del file, il sistema mostra i campi per la sua descrizione.
L’indicazione delle impostazioni di accesso e la selezione della licenza sono obbligatori.
Il campo Trasferimento a Login Miur è visibile solo per i file in formato .pdf e per le tipologie di prodotti per cui è previsto l’invio dei dati e degli allegati al profilo degli autori su Login Miur. Le opzioni previste sono “SI'/'NO”.
Il campo Tipologia indica la tipologia del file. È possibile selezionare una tra le opzioni presenti nel menù a tendina per ciascun allegato che si carica:
- Documento in Pre-print
- Documento in Post-print
- Versione editoriale (PDF)
- Abstract
- Altro materiale allegatoL’opzione Altro materiale allegato è utilizzabile nel caso in cui si voglia allegare materiale non ascrivibile alle opzioni precedenti. Ad esempio, se si tratta di materiale aggiuntivo alla pubblicazione o se si deposita un prodotto identificabile come letteratura grigia (ad es., rapporti di progetto, rapporti tecnici, ecc.).
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Il campo Impostazioni di accesso serve a definire le regole di consultazione e di download del file nel portale pubblico.
È possibile selezionare una tra le opzioni presenti nel menù a tendina per ciascun allegato che si carica.
Se si sceglie l’opzione Data di embargo si apre un ulteriore campo in cui è obbligatorio indicare la data di scadenza dell’embargo nel formato GG-MM-AAAA. Trascorso questo termine, il sistema modifica automaticamente il diritto di accesso al file, rendendolo disponibile dalla pagina pubblica del prodotto.
Le opzioni sono:
- accesso aperto
- data di embargo
- solo utenti autorizzati (l’allegato è fruibile per tutti gli utenti accreditati in IRIS)
- non disponibili (l’allegato è fruibile soltanto per gli autori e gli amministratori del sistema)Ai fini dell’accesso aperto possono essere selezionate soltanto le prime due opzioni: accesso aperto o data di embargo, a seconda della versione depositata e dei vincoli imposti da eventuali finanziatori.
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Le opzioni presenti nel menù a tendina del campo Licenza stabiliscono l’uso che si può fare del file allegato:
- NON PUBBLICO – Accesso privato/ristretto
- Nessuna licenza dichiarata (non attribuibile a prodotti successivi al 2023)
- Altro tipo di licenza
- Dominio pubblico
- Creative CommonsNessuna licenza dichiarata (non attribuibile a prodotti successivi al 2023) - è applicabile solo ai file ad accesso aperto importati da People, per i quali non è stata indicata dagli autori alcuna licenza d’uso.
Altro tipo di licenza - è selezionabile qualora nessuna delle altre opzioni a disposizione sia applicabile, perché la licenza d’uso del file è di tipo diverso (ad es., nel caso in cui un prodotto venga reso disponibile in accesso aperto dall’editore, che ne mantiene il copyright).
Gli autori che selezionano l’opzione Dominio pubblico applicano al file lo strumento CC0 e rinunciano a ogni diritto sulla propria opera, compresa la paternità intellettuale.
Selezionando l’opzione Creative Commons si apre una finestra con due domande sull’uso consentito dell’opera. La combinazione delle risposte fornite al sistema porta alla generazione di una delle sei licenze CC BY e alla sua applicazione al prodotto.
Le licenze Creative Commons maggiormente compatibili con i principi dell’accesso aperto sono la CC-BY e la CC-BY-SA (da preferire per evitare possibili forme di concorrenza economica all’editore).
ATTENZIONE: l’indicazione della licenza in IRIS deve replicare esattamente quella che compare nell’allegato (ad es., nel caso di una pubblicazione Open Access, se la licenza applicata è una CC BY 4.0 è necessario riprodurre la stessa anche in IRIS).